IO AMO
Il quarto chakra porta il nome sanscrito di Anahata (pronuncia: anàhata), o chakra del cuore. È un chakra cardinale, sede del prana.
La sede di Anahata nel corpo umano è al centro del petto: esso infatti presiede cuore, polmoni, sistema circolatorio e timo, la ghiandola che controlla il sistema immunitario (e che quando si ammala, come nell’AIDS, separa l’ammalato da coloro che ama).
Anahata si sviluppa tra i quattro ed i sette anni di vita e rappresenta il centro del nostro intero sistema. Fonte del vero amore e di ogni sentimento, si nutre di affetti e di appartenenze ed è connesso alle relazioni personali (compagno/a, marito/moglie, parenti, genitori, figli).
Essendo nel mezzo Anahata è forse il chakra più importante può rappresenta il punto di svolta tra una vita dedicata al soddisfacimento dei desideri terreni e una rivolta al cielo e all’immortalità. E’ il ponte di trasformazione da corpo a spirito.
Se il chakra è “bloccato” diventiamo esitanti, in preda a rimorsi e panico, in balia delle dualità; interiormente chiusi, rigidi e innaturali, ci è difficile rapportarci con gli altri (abbiamo paura del rifiuto).
Quando Anahata “funziona” siamo spontanei e diretti nella comunicazione, capaci di trasmettere emozioni e sentimenti, sensibili a ciò che è bello, giusto, equilibrato; nelle relazioni di coppia possiamo però esagerare, diventando troppo presenti e soffocanti.
Quando Anahata è armonico, fioriscono relazioni sincere e appaganti: amiamo serenamente anche noi stessi e diventiamo consapevoli di ciò che è reale, sottraendoci all’influenza di Maya, l’illusione.
Meditando su Anahata diventiamo coscienti dell’amore, della compassione, della gioia; energeticamente si ottiene il potere emotivo; si diventa capaci di amore incondizionato.
La verità sacra che si conosce grazie al chakra del cuore è “accettare l’altro per quello che è, senza cercare di cambiarlo”; l’affermazione per sviluppare Anahata è “sono degno di ricevere amore; merito di…
Per un armonico funzionamento di Anahata si consiglia una dieta vegetariana a foglie verdi; cantare in un coro; cercare sempre ciò che unisce; cercare di perdonare e perdonarsi; innamorarsi, in ogni senso.
Le caratteristiche del 4° Chakra
Nome sanscrito: Anahata (letteralmente, “non percosso”: suono ininterrotto o infinito)
Nome italiano: Chakra del Cuore
Zona del corpo: centro del petto
Ghiandola corrispondente: timo
Parti del corpo correlate: Polmoni, cuore, sistema circolatorio e respiratorio
Funzione: centro del perdono, amore, compassione
Disfunzioni: disturbi circolatori, ictus, infarto e artrosi scapolare. Rimpianto, dipendenza, tristezza, dolore, cercare di soddisfare le aspettative altrui, indifferenza, abbandono
Armonizzazione: Comprensione, felicità, auto-accettazione, motivazione alla vita
Paura: Paura di impegnarsi, del tradimento e della solitudine, di essere vulnerabile e di seguire il proprio cuore
Senso: tatto
Simbolo: Loto a dodici petali
Elemento: aria
Colore: verde
Mantra: YAM
Nota: fa
Animale: antilope
Divinità: Isha (uno degli aspetti di Shiva), benefico dominatore della parola; Kakini (uno degli aspetti di Shakti) che simboleggia la sublimazione dell’amore romantico verso la spiritualità e l’amore universale.
Pianeta: Venere
Metallo: rame
Pietra: Quarzo rosa (il cristallo dell’amore)
Al Nido dell’Airone organizziamo periodicamente meditazioni guidate sui Chakra.
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